Come già il nome della patologia suggerisce, si parla di Cheratocongiuntivite secca o occhio secco quando la produzione di lacrime è qualitativamente o quantitativamente insufficiente.
Questa malattia è piuttosto frequente nel cane e specialmente in alcune razze.
Le cause possono essere diverse: può essere congenita, autoimmune, neurologica, causata da ostruzione dei dotti lacrimali ghiandolari, conseguenza di endocrinopatie o di infezioni, oppure anche indotta dall’utilizzo prolungato di alcuni farmaci.
La superficie oculare si presenta meno brillante, con congiuntiva arrossata e con presenza di secrezione “grigio-giallastra”.
Lo scolo oculare si presenta mucoide o mucopurulento.
Molti proprietari affermano, infatti, che al mattino l’occhio del proprio animale risulta appiccicoso.
La diagnosi, come in tutte le patologie, è di fondamentale importanza, al fine di non scambiarla per altri tipi di malattia e, quindi, sbagliando la terapia.
Lo strumento più importante a tale scopo è il test di Shirmer (STT), che permette di misurare la quantità di lacrime prodotte.
Con la terapia si cerca, quando possibile, di eliminare la causa scatenante, e a reintegrare il film lacrimale e ridurre l’infiammazione.